Skip to main content
Monthly Archives

Aprile 2021

Castel Sant’Angelo

By Monumenti No Comments

Castel Sant’Angelo

Castel Sant'Angelo

Castel Sant’Angelo a Roma è forse uno dei monumenti più rappresentativi e imponenti della città eterna.

Immancabile tappa per coloro che desiderano ammirare uno dei panorami più emozionanti della città e per gli appassionati di fotografia.

La grande fortezza affacciata sul Tevere regala infatti scorci davvero superlativi di Roma.

Per questo, se state pensando di fare un giro a Roma non può di certo mancare al vostro programma una sosta a  Castel Sant’Angelo.

Origini

Tutto ha inizio nel 153 D.C. quando l’imperatore Adriano chiede all’architetto Demetriano di costruire un mausoleo funebre per sé e i suoi familiari, ispirandosi al modello del   Mausoleo di Augusto,

ma con dimensioni gigantesche.

I lavori durarono diversi anni e furono ultimati da Antonino Pio nel 139

Questo imponente monumento, è conosciuto infatti, anche  come Mausoleo di Adriano ma anche Cagliostra

Nei secoli infatti Castel Sant’Angelo ha avuto molteplici destinazioni, tra queste anche quella di carcere.

Dal nome tutti penserebbero si tratti di un castello ma non è cosi.

Infatti Castel Sant’Angelo fu costruito per essere il sepolcro dell’imperatore Adriano e della sua discendenza.

Caratteristiche e Dimensioni

La base di forma cubica, è rivestita di marmo lunese con fregi decorativi con Bucrani.

Lungo questo fregio sono stati anche scritti i nomi degli imperatori ivi sepolti.

La struttura sovrastante il cubo, è rivestita invece in travertino.

All’apice vi era posizionata la scultura di un cocchio bronzeo alla cui guida vi era appunto l’imperatore Adriano.

Ha un’ altezza di 48 metri.

Inoltre, Castel Sant’ Angelo è collegato al Campo Marzio per mezzo del ponte Elio.

Si trova tra il Rione Prati e Borgo Pio.

Nel Medioevo

Durante il Medioevo, a Castel Sant’Angelo fu attribuita invece una funzione difensiva.

Per questo, l’imperatore Onorio lo incluse nelle cinta delle murarie aureliane.

L’aspetto del monumento quindi si trasforma in fortezza.

Ancora oggi Caste Sant’Angelo infatti appare come una possente fortezza inespugnabile.

In seguito, Teodorico lo trasformò in prigione.

Qui i detenuti venivano tenuti in condizioni terribili.
Ovviamente i detenuti più ricchi potevano avere il privilegio di essere rinchiusi in prigioni più lussuose poste nella parte superiore del castello, denominata appunto Cagliostra.

La proprietà di Castel Sant’ Angelo fu oggetto di contesa tra molte famiglie e alla fine finì tra i possedimenti della famiglia Orsini.

Nel 1200 Papa Niccolò III, proprio della famiglia Orsini lo cedette alla chiesa durante il suo pontificato.

Fu lui stesso a volere la costruzione del Passetto di Borgo, ovvero una galleria sotterranea che collega il castello al Vaticano.

In questo modo, in caso di attacchi nemici, i papi potevano fuggire in un luogo sicuro usando un passaggio segreto.

E infatti il passaggio venne usato in diverse occasioni proprio a questo scopo.

Dal Rinascimento ai giorni nostri

A partire dal 1400, Castel Sant’Angelo iniziò ad essere abbellito.

Furono aggiunti cortili, loggiati e gli appartamenti papali con decorazioni lussuose.

Oggi Castel Sant’Angelo ospita un museo nazionale permanente e mostre temporanee.

Conserva numerose collezioni piuttosto eterogenee, confluite in diversi momenti storici.

Visitando il castello, è possibile passeggiare lungo i possenti bastioni a picco sul fiume ed ammirare un panorama struggente, davvero mozzafiato, a 360° sulla città.

Perchè Castel Sant’Angelo?

Celebre è la terrazza dell’Angelo così chiamata poiché vi era stata posta una colossale statua dell’Arcangelo Michele.

La statua fa riferimento alla pestilenza avvenuta nel periodo di Gregorio Magno.

Il santo decise di fare una processione fino al castello e lì ebbe la visione dell’angelo nell’ atto di rinfoderare la sua spada.

Questa visione pose fine all’epidemia.

Proprio da questo aneddoto, ecco il nome attuale di “ Castel Sant’Angelo”.

 

Gabbiaservices

Via Condotti

By Monumenti No Comments

Via Condotti

Via Condotti

Via dei Condotti, nota semplicemente come via Condotti, è una delle vie più conosciute di Roma. Situata nell’area nord del centro storico (il cosiddetto Tridente), collega via del Corso a Piazza di Spagna.

Origini

Aperta nella prima metà del Cinquecento sotto il pontificato di Paolo III Farnese e proseguita sotto Giulio III.

La via, così denominata perché conduceva (e conduce ancora) a Trinità dei Monti, comprendeva anche via della Fontanella di Borghese e via del Clementino.

Via Trinitatis

Prima di assumere il mistico nome di “via Trinitatis” questa strada, sia pure in formato ridotto, doveva certamente far parte di quel modesto complesso viario che dagli Horti Luculliani scendeva verso la zona più bassa di Campo Marzio.

A riprova che la nostra via seguisse il tracciato di un’antica strada romana, ad angolo con Via del Corso fu scoperto un tratto di basolato.

Nel Medioevo varie case di scarso rilievo costituirono nella via un primo tessuto urbanistico, che si andò definendo dopo secoli, precisamente fra il Quattrocento ed il Cinquecento, periodo al quale seguì la fase barocca che si presenta ancora oggi, nonostante le trasformazioni operate nella fase moderna (Ottocento e Novecento).

Perchè Via Condotti?

La “via Trinitatis” assunse il nome attuale dei Condotti quando papa Gregorio XIII fece passare nel sottosuolo le condutture (in latino “ductus“) dell’Acqua Vergine.

Secondo la leggenda, invece, il termine “condotti” deriverebbe dal latino “ducti“, ma nel senso di “guidati, condotti”, con riferimento ai soldati di Agrippa che nel 19 a.C., assetati, furono “condotti” da una fanciulla (in latino “virgo“) alla sorgente dell’acqua, alla quale fu dato appunto il nome di Acqua Vergine.

Via Condotti, Oggi.

La via oggi, è conosciuta dai turisti di tutto il mondo, come la meta preferita per lo shopping di lusso.

Infatti,  costituisce una passerella di prestigiose case di moda e marchi prestigiosi, dove Giorgio Armani, Michael Kors, Salvatore Ferragamo, Hermès, Prada, Dior, e Dolce & Gabbana hanno le loro migliori boutique.

 

Gabbiaservices

Il Colosseo

By Monumenti No Comments

Il Colosseo

Il Colosseo

Il Colosseo , originariamente chiamato  Anfiteatro Flavio , si innalza nel cuore archeologico della città di Roma.

Origini

L’anfiteatro è stato edificato in epoca Flavia su un’area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 70 d.C. e inaugurato da Tito nell’80, con ulteriori modifiche apportate durante l’impero di Domiziano nel 90.

L’edificio, detto Colosseo per via di una colossale statua che sorgeva nelle vicinanze,  fino alla fine dell’età antica, spettacoli di grande richiamo popolare, quali le cacce e i giochi gladiatori.

L’edificio era, e rimane ancora oggi, uno spettacolo in se stesso.

Si tratta infatti del più grande anfiteatro del mondo, in grado di offrire sorprendenti apparati scenografici, nonché servizi per gli spettatori.

In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi.

Simbolo dei fasti dell’impero, l’Anfiteatro ha cambiato nei secoli il proprio volto e la propria funzione, offrendosi come spazio strutturato ma aperto alla comunità romana.

Dimensioni

L’edificio forma un’ellisse di 527 m di perimetro, con assi che misurano 187,5 e 156,5 m.

L’arena all’interno misura 86 × 54 m, con una superficie di 3 357 m².

L’altezza attuale raggiunge 48,5 m, ma originariamente arrivava a 52 m

Il declino

Nel 438 con l’abolizione dei giochi gladiatori per volere di Valentiniano III l’anfiteatro subisce un lento e progressivo declino tanto da essere utilizzato nel Medioevo e nel Rinascimento come cava di materiali, utilizzati anche per la costruzione della Basilica di San Pietro, e come ricovero per animali e sede per laboratori artigianali e abitazioni, mentre lungo è il processo della sua cristianizzazione.

Dalla stagione romantica nella quale il fascino della rovina attrasse letterati e artisti si passò presto a quella degli scavi sistematici e dei restauri.

Oggi

Oggi l’Anfiteatro è un monumento alle opere dell’ingegno umano che sopravvivono al tempo e si presenta ancora come una struttura accogliente e dinamica che offre un’ampia panoramica sugli spazi interni, ma anche suggestive viste sulla città quando ci si affaccia dai fornici esterni.

Periodicamente ospita esposizioni temporanee legate ai temi dell’antico e del suo rapporto con la contemporaneità, nonché spettacoli moderni. Questo portato di vicende e di esperienze ha fatto dell’Anfiteatro un luogo che si rinnova ogni giorno, significativo per tutti e capace di raccontare a ciascuno una Storia.

Roma non è solo una città, ma un libro di storia  a cielo aperto…

  • English




Privacy Policy Cookie Policy