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Monumenti

Il Gianicolo

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Il Gianicolo

Il Giancilo-gabbiaservices

Il Gianicolo, considerato l’ottavo colle di Roma, è un luogo piacevole dove passeggiare, godendo delle straordinarie viste della città.

Divenne molto popolare per l’importante ruolo storico che occupò nella difesa della città.

Diventato lo scenario della battaglia in cui Garibaldi contrastò le truppe francesi, la sua cima è oggi piena di sculture in omaggio al patriota italiano.

Cosa vedere nella zona del Gianicolo

Il Gianicolo è una zona molto gradevole per passeggiare, con il suo ambiente allegro, lontano dal marasma cittadino.

Normalmente si realizzano attività per bambini, come spettacoli di marionette cavalcate con poni.

Questi sono alcuni dei luoghi più interessanti da visitare nella zona:

Fontana dell’Acqua Paola

La Fontana dell'Acqua Paola – Michelangelo Buonarroti è tornato

Fontanone del Gianicolo-gabbiaservices

 

  • Fontana dell’Acqua Paola,chiamata anche Fontanone, in gergo romano: È una fontana monumentale in marmo, creata nel XVII secolo per celebrare la riapertura dell’antico acquedotto romano.

Faro Manfredi

IL faro Manfredi - gabbiaservices

Faro Manfredi-gabbiaservices

Faro Manfredi-gabbiaservices

  • Faro Manfredi: Il bellissimo faro construito nel 1911 fu un regalo degli italiani emigrati in Argentina.

Chiesa si San Pietro in Montorio

 La chiesa di San Pietro in Montorio -gabbiaservices

Il Tempietto di San Pietro in Montorio - gabbiaservices

San Pietro in Montorio-gabbiaservices

 

Roma La chiesa di San Pietro in Montorio-gabbiaservices

  • Chiesa di San Pietro in Montorio: Parte di un monastero francescano, la chiesa rimase aperta al pubblico fino ad oggi. Nel suo cortile si trova il Tempietto di Bramante, un piccolo tempio eretto nel luogo in cui fu crocifisso San Pietro.  Meta amata da molti, per celebrare le proprie nozze, grazie alla splendida vista di tutta la città che regala.

Statua di Garibaldi

Statua garibaldi-gabbiaservices

La storia della statua di Anita Garibaldi al Gianicolo-gabbiaservices

  • Monumento a Garibaldi: La statua equestre di bronzo che raffigura Garibaldi è parte del parco che commemera la resistenza sul Gianicolo contro l’esercito francese nel 1849.

Nella splendida cornice del Gianicolo sorge anche l’ospedale Banbin Gesù, di proprietà della Santa Sede.

La sua fama per la cura di pazienzi pedietrici e neo-infantili, è motivo di orgoglio in tutto il mondo…

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Fontana di Trevi

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Fontana di Trevi

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La più famosa delle fontane romane: un gioiello di acqua e di pietra

Fontana di Trevi, mostra terminale dell’acquedotto Vergine, unico degli acquedotti antichi ininterrottamente in uso fino ai nostri giorni, è la più famosa delle fontane romane.

Origini..

Il suo nome deriva da un toponimo in uso nella zona già dalla metà del XII secolo, regio Trivii, riferito alla confluenza ditre vie nella piazza, oppure dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana.

La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII che, nel 1732, indisse un concorso al quale parteciparono i maggiori artisti dell’epoca.

Tra i vari progetti presentati venne scelto quello dell’architetto Nicola Salvi.

Struttura

Addossata a Palazzo Poli, la fontana si articola nell’ampio bacino con una larga scogliera vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante e dallo scorrere spettacolare dell’acqua.

Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni.

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Nel prospetto, articolato come un arco di trionfo, si trovano due rilievi che alludono alla leggenda della sorgente e alla storia dell’acquedotto:

  • a destra, la vergine che indica la sorgente ai soldati romani
  • a sinistra, Agrippa che ordina l’avvio dei lavori di costruzione dell’acquedotto.
  • Completano l’apparato decorativo due figure allegoriche che esaltano gli effetti benefici dell’acqua, la Salubrità e l’Abbondanza, poste nelle nicchie laterali.

Fontana di Trevi-gabbiaservicesFontana di Trevi, mostra dell'acqua vergine | Sovrintendenza

La costruzione venne conclusa da Giuseppe Pannini che modificò parzialmente la scogliera regolarizzando i bacini centrali.

Dopo un intervento di restauro negli anni 1989-1991, l’ultimo importante restauro è avvenuto nel 2014, grazie al contributo economico della Maison Fendi.

Prima di partire, non dimenticare di lanciare una moneta nella fontana, tornerete sicuramente a Roma, come dice l’usanza.

Se, invece, cercate un po’ di romanticismo, forse anche un amore italiano, dovrete lanciare una seconda e una terza moneta per assicurarvi che presto risuonino le campane nuziali.

Foto del lancio della Moneta G20

G20, i leader a Fontana di Trevi per il tradizionale lancio della monetina  (ma Biden è assente)

La Fontana di Trevi ha fatto da splendida cornice alla scena più nota del film La Dolce Vita del regista Federico Fellini; una provocante Anita Ekberg avvolta in un lungo abito da sera nero chiama Marcello Mastroianni: “Marcello, come here!”, mentre sinuosa si immerge nelle acque scintillanti della fontana.

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Piazza Venezia e l’Altare delle Patria

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Piazza Venezia e L’Altare della Patria

 

Piazza Venezia è  situata ai piedi del Campidoglio, dove si incrociano cinque fra le più importanti strade della capitale: via dei Fori Imperiali, via del Corso, l’asse via C. Battisti-via Nazionale, l’asse via del Plebiscito-corso Vittorio e via del Teatro di Marcello.

 

Piazza Venezia-gabbiservices

La piazza è dominata dall’Altare della Patria.

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Tre palazzi monumentali la circondano negli altri lati.

Il più antico è il quattrocentesco palazzo Venezia,

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che dà il nome alla piazza e che è sede dell’omonimo museo nazionale.

Gli altri palazzi sono il secentesco Palazzo Bonaparte .

Palazzo Bonaparte-gabbiaservices

 

e il palazzo delle Assicurazioni Generali, costruito nei primi anni del Novecento.

Palazzo delle Generali-gabbiaservices

Su piazza Venezia si incontrano i confini di tre rioni: ad ovest di essa si estende il rione Pigna, ad est il rione Trevi e a sud il rione Campitelli.

Le cinque importanti strade che si dipartono da piazza Venezia ne fanno un nodo fondamentale del tessuto urbano.

La più antica è la centralissima via del Corso, che collega la piazza con la zona settentrionale della capitale.

Il tracciato di via del Corso risale al 220 avanti Cristo, ricalcando quello del tratto urbano della Via Flaminia, una delle più importanti vie consolari.

L’ Altare delle Patria é anche detto  Vittoriano…

Altare della Patria-gabbiaservices

Il complesso del Vittoriano, e’ stato costruito per celebrare e ricordare inizialmente Vittorio Emanuele II di Savoia , primo Re d’Italia.

Inoltre viene considerato uno dei monumenti ,  simbolo della Città Eterna e del Paese.

Il monumento e’ stato costruito tra il 1885 e il 1911, e  infatti rappresenta l’unità del Paese e “l’amor di patria”.

Il Milite Ignoto

Nel novembre 1923 venne inumata nel cuore del Vittoriano la salma del milite ignoto, per celebrare le vittime cadute in guerra.

Nel 1935, a seguito dell’intervento dell’architetto Armando Brasini, venne infine progettata e  realizzata l’omonima area dedicata all’Istituto Centrale per il Risorgimento e al suo Museo, innaugurato il  24 maggio dello stesso anno.

Un monumento, altamente simbolico, pensato fin da subito come luogo non solo da guardare ma anche da vivere, con i musei e gli spazi espositivi, dove vengono realizzate grandi mostre d’arte.

Nel corso del periodo natalizio la piazza si presta ad ospitare L’albero di Natale.

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Piazza Farnese

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Piazza Farnese

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La piazza prende il nome dall’imponente Palazzo Farnese.

Palazzo Farnese

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Il Palazzo venne costruito per il cardinale Alessandro Farnese dai più grandi artisti dell’epoca.

Parliamo di,  Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo Buonarroti, Jacopo Barozzi detto il Vignola e Giacomo Della Porta.

La piazza cominciò ad essere così denominata allorché il suddetto cardinale Farnese acquistò le case del cardinal Ferritz ed altre che demolì, per farne una piazza dove costruirvi la sua splendida dimora.

Il palazzo fu iniziato nel 1514 su disegni di Antonio da Sangallo il Giovane.

Successivamente, sia per l’elezione del cardinale a pontefice (Paolo III) nel 1534 sia in seguito alla morte del Sangallo (1546), i lavori furono continuati da Michelangelo.

Michelangelo, definì l’assetto dei primi due piani,

eresse il terzo ed abbellì la facciata con il balcone centrale e lo splendido cornicione aggettante.

Il materiale usato per la costruzione del palazzo venne preso dalle rovine di Ostia e da quelle del “Tempio del Sole”.

Il travertino utilizzato fu quello dalle cave di Tivoli, mentre le travi per i soffitti del palazzo, di eccezionali proporzioni, furono fatte venire dai boschi della Carnia.

Fu soprannominato “il dado” per la sua mole quadrata, ma è anche considerato una delle quattro meraviglie di Roma.

Nel 1874 l’Ambasciata di Francia si insediò nel palazzo mediante un contratto di locazione con i Borbone.

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Acquistato dalla Francia nel 1911, il palazzo fu rivenduto allo Stato italiano nel 1936, anno in cui i due Stati sottoscrissero un accordo di locazione delle due ambasciate,

quella italiana a Parigi e quella francese a Roma, per 99 anni con affitto enfiteutico.

 

Le Fontane di Piazza Farnese

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Nella piazza sono poste anche due belle fontane , costituite da due vasche di granito egizio provenienti dalle Terme di Caracalla.

 Nel 1545 Paolo III Farnese ne fece trasportare una dinanzi al suo palazzo.

Al centro dell’allora piazza del Duca (oggi Farnese),venne portata soltanto per motivi ornamentali in quanto non vi era acqua sufficiente per alimentare la fontana.

Nel 1580 il cardinale Alessandro Farnese ottenne il permesso da papa Gregorio XIII di prelevare anche la seconda,

entrambe ancora con funzione puramente ornamentale.

Fu Girolamo Rainaldi nel 1626 ad adattarle a fontane.

Le allacciò ai condotti dell’Acqua Paola, dopo che il cardinale Odoardo Farnese ottenne da papa Gregorio XV ben 40 once d’acqua per la realizzazione dell’opera.

Le due vasche, sono decorate con protomi leonine e con anelli a rilievo e poggianti su altrettante piscine di travertino.

Presentano al centro due tazze che sostengono i gigli farnesiani (originariamente in travertino, poi rifatti in marmo nei lavori di restauro del 1938) dai quali si innalzano zampilli d’acqua.

La piazza fu a lungo usata quale spazio adibito all’organizzazione di tornei, corride e feste popolari.

Chiesa di Santa Brigida nel cuore di Piazza Farnese

Sul lato destro della piazza sorge un complesso edilizio costituito dalla chiesa di Santa Brigida.

Palazzo del Gallo di Roccagiovine

Altra architettura civile che nobilita la piazza è Palazzo del Gallo di Roccagiovine, oggi dimora di pochi fortunati.

Ciò che rende unico questo palazzo è il magnifico scalone presente nel cortile.

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Piazza Farnese insieme a Piazza Campo Dé Fiori, entrambe adiacenti, vengono considerate come mete preferite dai romani e dai turisti per una passeggiata.

Ricche di locali e ristoranti rappresentano la scelta migliore per trascorrere una serata all’insegna del divertimento ammirando, tra un bicchiere di vino ed un piatto di pasta, la storia che le caratterizzano.

 

Basilica di Santa Maria Maggiore

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Basilica di Santa Maria Maggiore

 

Santa Maria Maggiore-gabbiaservices

La Basilica di Santa Maria Maggiore, è una delle quattro basiliche papali( basilica di rango superiore) di Roma e l’unica ad aver conservato l’originaria struttura paleocristiana, seppur con alcune aggiunte.

Origine

La leggenda vuole che sia sorta per esplicita richiesta della Vergine Maria, apparsa in sogno a Papa Liberio (352-366).

In realtà fu fatta erigere un secolo dopo da papa Sisto III sul sito di una chiesa precedente.

Posizione

La basilica è  situata in Piazza dell’Esquilino sulla sommità dell’omonimo colle, sul culmine del Cispio, tra il Rione Monti e l’Esquilino.

È la sola basilica di Roma ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte.

Statuto giuridico.

L’edificio della Basilica, comprese le scalinate esterne, costituisce area extraterritoriale a favore della Santa Sede.

La basilica gode, insieme ad altri immobili e in base ad accordi tra Stato italiano e Santa Sede, del privilegio di extraterritorialità e dell’esenzione da espropriazioni e da tributi, come stabilito dai Patti Lateranensi e formalizzato nell’Accordo di Villa Madama.

La Basilica

La Basilica Papale di S. Maria Maggiore è un autentico gioiello ricco di bellezze dal valore inestimabile.

Da circa sedici secoli domina la città di Roma.

Tempio mariano per eccellenza e culla della civiltà artistica, rappresenta un punto di riferimento per i cives mundi,

che da ogni parte del globo giungono nella Città Eterna per gustare ciò che la Basilica offre attraverso la sua monumentale grandezza.

Al suo interno

Basilica S.M, Maggiore interno-gabbiaservices

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Sola, tra le maggiori basiliche di Roma, a conservare le strutture originali del suo tempo, sia pure arricchite di aggiunte successive, presenta al suo interno alcune particolarità che la rendono unica:

 

  • I mosaici della navata centrale e dell’Arco trionfale risalenti al V secolo d.C. realizzati durante il pontificato di Sisto III (432-440) e quelli dell’Abside la cui esecuzione fu affidata al frate francescano Jacopo Torriti per ordine di Papa Niccolò IV (1288-1292).

 

  • Il  pavimento “cosmatesco” donato dai cavalieri Scoto Paparone e figlio nel 1288,

 

  • Il soffitto cassettonato in legno dorato disegnato da Giuliano San Gallo (1450);

 

  • Il Presepe del XIII sec. di Arnolfo da Cambio;

 

  • Le numerose cappelle (da quella Borghese a quella Sistina, dalla cappella Sforza a quella Cesi, da quella del Crocifisso a quella quasi scomparsa di San Michele);

 

  • l’Altare maggiore opera di Ferdinando Fuga e successivamente arricchito dal genio di Valadier;

 

  • infine, la Reliquia della Sacra Culla e il Battistero.

 

Ogni colonna, ogni quadro, ogni scultura, ogni singolo tassello di questa Basilica compendiano storicità e sentimenti religiosi.

I numerosi tesori in essa contenuti rendono S. Maria Maggiore un luogo dove arte e spiritualità si fondono in un connubio perfetto offrendo ai visitatori quelle emozioni uniche proprie delle grandi opere dell’uomo ispirate da Dio.

Foto della Basilica

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La Basilica al suo interno

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La magia della Basilica vista di notte

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La Basilica vista da dietro

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Roma non è solo una città…

Vieni a visitare le sue bellezze…

 

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Trastevere

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Trastevere

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Trastevere, si trova sulla riva destra del Tevere, a sud della Città del Vaticano .

Comprende la pianura sull’ansa del fiume e la collina del Gianicolo, (famoso colle romano, alto ben 88 metri, dai cui è possibile vedere tutta la città.)

È delimitato a sud e ovest dalle Mura Gianicolense e  a nord dalla Galleria Principe di Savoia-Aosta.

Origini

Al tempo della fondazione di Roma , la zona di Trastevere era una terra ostile che apparteneva agli Etruschi.

Era contesa con la neonata città perché strategica per il controllo del fiume e  dell’antico porto fluviale.

Trastevere, venne poi collegata con il resto della città tramite il Ponte Sublicio , da cui partiva la Via Campana, verso le saline sul Mar Tirreno e in seguito  la Via Aurelia, verso le città etrusche.

In Età Repubblicana…

In età repubblicana, si popolò di quei lavoratori le cui attività erano legate al fiume, come marinai e pescatori, insieme a immigrati orientali, principalmente ebrei e siriani.

Per questo nella zona sorsero alcuni templi di culti orientali, tra cui il cosiddetto Santuario siriaco sul Gianicolo.

La considerazione della zona come parte della città inizia con l’imperatore Augusto, che divise il territorio di Roma in 14 regioni.

L’attuale Trastevere era la quattordicesima ed era chiamata regio transtiberim.

La regione rimase però fuori dalle mura fino alla costruzione delle Mura Aureliane che inglobarono Trastevere.

Grazie al carattere suburbano del territorio, nel periodo imperiale molte personalità decisero di costruire la propria villa a Trastevere, tra cui quella di Clodia, amica di Catullo , e quella di Giulio Cesare.

Nel Medioevo…

Trastevere nel Medioevo , aveva vie strette, tortuose e irregolari; inoltre, a causa dei mignani, avancorpi sporgenti lungo le facciate delle case, non c’era spazio sufficiente per il passaggio dei carri.

Alla fine del Quattrocento tali mignani furono demoliti, ma nonostante ciò Trastevere rimase un labirinto di viottoli.

Forte era il contrasto tra le ricche e possenti abitazioni dei signori e le casupole delle persone più povere.

Le strade non ebbero alcun tipo di lastricazione fino alla fine del Quattrocento grazie all’intervento di Papa Sisto IV.

Il papa,  fece pavimentare alcune strade prima con mattoni di laterizi messi a spina di pesce, poi con i sampietrini, più adatti alle ruote dei carri.

Trastevere-gabbiaservices

Successivamente divise Roma in quattordici Rioni.

Grazie al parziale isolamento (poiché si trovava al di là del Tevere) e all’ambiente multiculturale fin dal tempo dell’antica Roma, gli abitanti di Trastevere, chiamati trasteverini, venivano a formare quasi una popolazione a sé stante.

Erano considerati popolani di nota tenacia, fierezza e genuinità.

Inoltre, le donne erano considerate molto belle, con occhi e capelli molto scuri e dai bei lineamenti.

Dopo il 1870, furono costruiti i muraglioni per bloccare le inondazioni del Tevere.

Ciò portò sicuramente una maggiore sicurezza a prezzo della distruzione di tutti i posti più caratteristici che si trovavano sulla riva.

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Nel rione nacquero diversi personaggi famosi tra cui il grande Alberto Sordi, in una casa demolita ricordata in una targa commemorativa in via San Cosimato.

Oggi

Oggi Trastevere mantiene ancora il suo carattere grazie alle strade tortuose coperte di sanpietrini su cui si affacciano case popolari medioevali.

La notte si riempie di persone, sia italiane che straniere, grazie alla ricchezza di ristoranti tipici romani, locali e pub per ogni fascia di prezzo.

Piazza Santa Maria in Trastevere

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La basilica di S.Maria in Trastevere (nella foto sopra a sx), che sorge sulla omonima piazza, fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma.

Sicuramente è il primo dedicato al culto della Vergine.

Ancora oggi, camminando tra le strade di Trastevere è possibile ammirare i caratteristici cunicoli e viette di sampietrini che fanno perdere la testa a i turisti di tutto il mondo.

 

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Città del Vaticano

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Città del Vaticano

CITTÀ DEL VATICANO - Gabbiaservices

La Città del Vaticano, ufficialmente Stato della Città del Vaticano  chiamata anche semplicemente Vaticano , è uno Stato della Penisola italiana.

E’ il più piccolo Stato sovrano del mondo ,sia per popolazione (453 abitanti), che per estensione territoriale (0,44 Km), il sesto per densità di popolazione.

Come forma di governo è una teocrazia, ossia una forma di governo, secondo cui la gestione delle attività religiose e quelle governative laiche, coincidono.

La città-Stato, nasce il 7 giugno 1929 con i Patti Lateranensi, firmati l’11 febbraio dello stesso anno tra Benito Mussolini e il cardinale segretario di Stato Pietro Gasparri, rispettivamente i rappresentanti del Regno d’Italia e della Santa Sede.

La lingua ufficiale è il latino.

Lo Stato batte moneta propria, ma, per effetto dell’unione doganale e monetaria con l’Italia, adotta l’Euro.

Emette propri francobolli, utilizzabili per il servizio postale verso tutto il mondo (ma ovviamente solo con spedizione dalle Poste Vaticane).

In Vaticano è inoltre edito un giornale quotidiano, L’Osservatore Romano, fondato nel 1861, e dal 1931 funziona una emittente, la Radio Vaticana, che trasmette in varie lingue.

Nella Città del Vaticano si possono visitare tre punti d’interesse straordinari:

  • Piazza San Pietro
  • La Basilica di San Pietro
  • I Musei Vaticani, dove si trova la Cappella Sistina.

Piazza San Pietro

Roma: Piazza San Pietro

Le dimensioni della piazza sono spettacolari: 320 metri di lunghezza e 240 metri di larghezza.

In occasione di eventi liturgici importanti, Piazza San Pietro è arrivata ad accogliere più di 300.000 persone.

La piazza fu costruita, per ordine di Papa Alessandro VII, fra il 1656 e il 1667, su progetto di Bernini.

Oltre alle sue dimensioni enormi, le 284 colonne e gli 88 pilastri che circondano la piazza in un portico di quattro file sono realmente impressionanti. Nella parte alta delle colonne ci sono 140 statue di santi, realizzate nel 1670 dai discepoli di Bernini.

Nel centro della piazza troviamo un obelisco e due fontane, una progettata da Bernini (1675) e l’altra ideata da Maderno (1614). L’obelisco, alto 25 metri, fu portato a Roma dall’Egitto nel 1586.

La maniera più suggestiva di raggiungere Piazza San Pietro è quella di percorrere Via della Conciliazione, una lunga strada che parte da Castel Sant’Angelo.

La Basilica di San Pietro

La Basilica di San Pietro accoglie al suo interno la Santa Sede ed è il tempio più importante della Chiesa Cattolica, dove il Papa celebra le liturgie più rilevanti.

La costruzione della basilica iniziò nel 1506 e terminò nel 1626, e fu consacrata il 18 novembre di quest’ultimo anno.

Alla sua costruzione parteciparono vari architetti, fra cui Bramante, Michelangelo e Carlo Maderno.

Il nome si deve al primo Papa della storia, San Pietro, il cui corpo giace nella basilica.

L’interno della Basilica

San Pietro, basilica

La Basilica di San Pietro può contenere fino a 20.000 persone. È alta 190 metri e la navata centrale è alta 46 metri, mentre la cupola raggiunge i 136 metri d’altezza.

Fra le opere d’arte conservate al suo interno vi sono il Baldacchino di BerniniLa Pietà di Michelangelo e la statua bronzea di San Pietro. Quest’ultima scultura ha il piede destro consumato dai baci dei fedeli.

La cupola

La cupola di San Pietro

Fu progettata da Michelangelo e fu eseguita da Giacomo Della Porta e, nel 1914, da Carlo Maderno.

I Musei Vaticani

Le origini di questi musei risalgono al 1503anno in cui Papa Giulio II (da poco eletto pontefice) donò la sua collezione privata. Da quel momento in poi, sia i familiari del papa che altri pontefici, incrementarono la collezione dei musei, fino a farla diventare una delle più grandi del mondo.

La Cappella Sistina

Gli affreschi quattrocenteschi della Cappella Sistina – Michelangelo Buonarroti è tornato

La Cappella Sistina è uno dei più importanti tesori del Vaticano di Roma e del mondo.

È famosa per i suoi affreschi ma anche perché è dove si eleggono i Papi.

Tutti gli affreschi del soffitto della Cappella Sistina sono opera di Michelangelo Buonarroti, che impiegò quattro anni per dipingere la volta (dal 1508 al 1512).

Fra le immagini più affascinanti degli affreschi vi sono le storie della genesi, che occupano la parte centrale, dall’Ebbrezza di Noè alla Separazione della Luce dalle Tenebre.

Creazione di Adamo

La Creazione di Adamo è, senza dubbio, l’immagine più famosa della Cappella Sistina. Si trova nella parte centrale della volta e raffigura il passo della Genesi in cui Dio dà la vita ad Adamo.

Giudizio Universale

Sull’altare maggiore si trova un altro capolavoro di Michelangelo, Il Giudizio Universale, affresco di grandi dimensioni (13,7 per 12,2 metri) che illustra quanto narrato nel libro dell’Apocalisse di Giovanni.

Michelangelo impiegò cinque anni per affrescare l’abside, dal 1536 al 1541. L’incarico gli fu assegnato da Papa Clemente VII, per sostituire gli affreschi che precedentemente decoravano le pareti dell’abside.

Roma non è una semplice città, ma è un libro di storia che si legge percorrendola…

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Castel Sant’Angelo

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Castel Sant’Angelo

Castel Sant'Angelo

Castel Sant’Angelo a Roma è forse uno dei monumenti più rappresentativi e imponenti della città eterna.

Immancabile tappa per coloro che desiderano ammirare uno dei panorami più emozionanti della città e per gli appassionati di fotografia.

La grande fortezza affacciata sul Tevere regala infatti scorci davvero superlativi di Roma.

Per questo, se state pensando di fare un giro a Roma non può di certo mancare al vostro programma una sosta a  Castel Sant’Angelo.

Origini

Tutto ha inizio nel 153 D.C. quando l’imperatore Adriano chiede all’architetto Demetriano di costruire un mausoleo funebre per sé e i suoi familiari, ispirandosi al modello del   Mausoleo di Augusto,

ma con dimensioni gigantesche.

I lavori durarono diversi anni e furono ultimati da Antonino Pio nel 139

Questo imponente monumento, è conosciuto infatti, anche  come Mausoleo di Adriano ma anche Cagliostra

Nei secoli infatti Castel Sant’Angelo ha avuto molteplici destinazioni, tra queste anche quella di carcere.

Dal nome tutti penserebbero si tratti di un castello ma non è cosi.

Infatti Castel Sant’Angelo fu costruito per essere il sepolcro dell’imperatore Adriano e della sua discendenza.

Caratteristiche e Dimensioni

La base di forma cubica, è rivestita di marmo lunese con fregi decorativi con Bucrani.

Lungo questo fregio sono stati anche scritti i nomi degli imperatori ivi sepolti.

La struttura sovrastante il cubo, è rivestita invece in travertino.

All’apice vi era posizionata la scultura di un cocchio bronzeo alla cui guida vi era appunto l’imperatore Adriano.

Ha un’ altezza di 48 metri.

Inoltre, Castel Sant’ Angelo è collegato al Campo Marzio per mezzo del ponte Elio.

Si trova tra il Rione Prati e Borgo Pio.

Nel Medioevo

Durante il Medioevo, a Castel Sant’Angelo fu attribuita invece una funzione difensiva.

Per questo, l’imperatore Onorio lo incluse nelle cinta delle murarie aureliane.

L’aspetto del monumento quindi si trasforma in fortezza.

Ancora oggi Caste Sant’Angelo infatti appare come una possente fortezza inespugnabile.

In seguito, Teodorico lo trasformò in prigione.

Qui i detenuti venivano tenuti in condizioni terribili.
Ovviamente i detenuti più ricchi potevano avere il privilegio di essere rinchiusi in prigioni più lussuose poste nella parte superiore del castello, denominata appunto Cagliostra.

La proprietà di Castel Sant’ Angelo fu oggetto di contesa tra molte famiglie e alla fine finì tra i possedimenti della famiglia Orsini.

Nel 1200 Papa Niccolò III, proprio della famiglia Orsini lo cedette alla chiesa durante il suo pontificato.

Fu lui stesso a volere la costruzione del Passetto di Borgo, ovvero una galleria sotterranea che collega il castello al Vaticano.

In questo modo, in caso di attacchi nemici, i papi potevano fuggire in un luogo sicuro usando un passaggio segreto.

E infatti il passaggio venne usato in diverse occasioni proprio a questo scopo.

Dal Rinascimento ai giorni nostri

A partire dal 1400, Castel Sant’Angelo iniziò ad essere abbellito.

Furono aggiunti cortili, loggiati e gli appartamenti papali con decorazioni lussuose.

Oggi Castel Sant’Angelo ospita un museo nazionale permanente e mostre temporanee.

Conserva numerose collezioni piuttosto eterogenee, confluite in diversi momenti storici.

Visitando il castello, è possibile passeggiare lungo i possenti bastioni a picco sul fiume ed ammirare un panorama struggente, davvero mozzafiato, a 360° sulla città.

Perchè Castel Sant’Angelo?

Celebre è la terrazza dell’Angelo così chiamata poiché vi era stata posta una colossale statua dell’Arcangelo Michele.

La statua fa riferimento alla pestilenza avvenuta nel periodo di Gregorio Magno.

Il santo decise di fare una processione fino al castello e lì ebbe la visione dell’angelo nell’ atto di rinfoderare la sua spada.

Questa visione pose fine all’epidemia.

Proprio da questo aneddoto, ecco il nome attuale di “ Castel Sant’Angelo”.

 

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Via Condotti

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Via Condotti

Via Condotti

Via dei Condotti, nota semplicemente come via Condotti, è una delle vie più conosciute di Roma. Situata nell’area nord del centro storico (il cosiddetto Tridente), collega via del Corso a Piazza di Spagna.

Origini

Aperta nella prima metà del Cinquecento sotto il pontificato di Paolo III Farnese e proseguita sotto Giulio III.

La via, così denominata perché conduceva (e conduce ancora) a Trinità dei Monti, comprendeva anche via della Fontanella di Borghese e via del Clementino.

Via Trinitatis

Prima di assumere il mistico nome di “via Trinitatis” questa strada, sia pure in formato ridotto, doveva certamente far parte di quel modesto complesso viario che dagli Horti Luculliani scendeva verso la zona più bassa di Campo Marzio.

A riprova che la nostra via seguisse il tracciato di un’antica strada romana, ad angolo con Via del Corso fu scoperto un tratto di basolato.

Nel Medioevo varie case di scarso rilievo costituirono nella via un primo tessuto urbanistico, che si andò definendo dopo secoli, precisamente fra il Quattrocento ed il Cinquecento, periodo al quale seguì la fase barocca che si presenta ancora oggi, nonostante le trasformazioni operate nella fase moderna (Ottocento e Novecento).

Perchè Via Condotti?

La “via Trinitatis” assunse il nome attuale dei Condotti quando papa Gregorio XIII fece passare nel sottosuolo le condutture (in latino “ductus“) dell’Acqua Vergine.

Secondo la leggenda, invece, il termine “condotti” deriverebbe dal latino “ducti“, ma nel senso di “guidati, condotti”, con riferimento ai soldati di Agrippa che nel 19 a.C., assetati, furono “condotti” da una fanciulla (in latino “virgo“) alla sorgente dell’acqua, alla quale fu dato appunto il nome di Acqua Vergine.

Via Condotti, Oggi.

La via oggi, è conosciuta dai turisti di tutto il mondo, come la meta preferita per lo shopping di lusso.

Infatti,  costituisce una passerella di prestigiose case di moda e marchi prestigiosi, dove Giorgio Armani, Michael Kors, Salvatore Ferragamo, Hermès, Prada, Dior, e Dolce & Gabbana hanno le loro migliori boutique.

 

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Il Colosseo

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Il Colosseo

Il Colosseo

Il Colosseo , originariamente chiamato  Anfiteatro Flavio , si innalza nel cuore archeologico della città di Roma.

Origini

L’anfiteatro è stato edificato in epoca Flavia su un’area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 70 d.C. e inaugurato da Tito nell’80, con ulteriori modifiche apportate durante l’impero di Domiziano nel 90.

L’edificio, detto Colosseo per via di una colossale statua che sorgeva nelle vicinanze,  fino alla fine dell’età antica, spettacoli di grande richiamo popolare, quali le cacce e i giochi gladiatori.

L’edificio era, e rimane ancora oggi, uno spettacolo in se stesso.

Si tratta infatti del più grande anfiteatro del mondo, in grado di offrire sorprendenti apparati scenografici, nonché servizi per gli spettatori.

In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi.

Simbolo dei fasti dell’impero, l’Anfiteatro ha cambiato nei secoli il proprio volto e la propria funzione, offrendosi come spazio strutturato ma aperto alla comunità romana.

Dimensioni

L’edificio forma un’ellisse di 527 m di perimetro, con assi che misurano 187,5 e 156,5 m.

L’arena all’interno misura 86 × 54 m, con una superficie di 3 357 m².

L’altezza attuale raggiunge 48,5 m, ma originariamente arrivava a 52 m

Il declino

Nel 438 con l’abolizione dei giochi gladiatori per volere di Valentiniano III l’anfiteatro subisce un lento e progressivo declino tanto da essere utilizzato nel Medioevo e nel Rinascimento come cava di materiali, utilizzati anche per la costruzione della Basilica di San Pietro, e come ricovero per animali e sede per laboratori artigianali e abitazioni, mentre lungo è il processo della sua cristianizzazione.

Dalla stagione romantica nella quale il fascino della rovina attrasse letterati e artisti si passò presto a quella degli scavi sistematici e dei restauri.

Oggi

Oggi l’Anfiteatro è un monumento alle opere dell’ingegno umano che sopravvivono al tempo e si presenta ancora come una struttura accogliente e dinamica che offre un’ampia panoramica sugli spazi interni, ma anche suggestive viste sulla città quando ci si affaccia dai fornici esterni.

Periodicamente ospita esposizioni temporanee legate ai temi dell’antico e del suo rapporto con la contemporaneità, nonché spettacoli moderni. Questo portato di vicende e di esperienze ha fatto dell’Anfiteatro un luogo che si rinnova ogni giorno, significativo per tutti e capace di raccontare a ciascuno una Storia.

Roma non è solo una città, ma un libro di storia  a cielo aperto…

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